Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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MORALE: rifuggire tutto ciò che è ipocrita “Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta”. [Martin Luther King] Mc 3, 1-6 In quel tempo, Ge …
Mi lascio ispirare
MORALE: rifuggire tutto ciò che è ipocrita
“Prima o poi arriva l’ora in cui bisogna prendere una posizione che non è né sicura, né conveniente, né popolare; ma bisogna prenderla, perché è giusta”. [Martin Luther King]
Mc 3, 1-6
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C’era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. Egli disse all’uomo che aveva la mano inaridita: “Mettiti nel mezzo!”. Poi domandò loro: “È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?”.
Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell’uomo: “Stendi la mano!”. La stese e la sua mano fu risanata. E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Ecco ancora un altro episodio che vede da una parte Gesù e dall’altra il formalismo dei farisei. Avviene nella sinagoga in giorno di sabato, così un momento di preghiera e un luogo della lode a Dio diventano terreno di scontro che manifesta quanta chiusura può esserci nell’uomo quando si arrocca sulle proprie idee. Ancora una volta il male mostra il suo volto di asprezza e ostinazione e diventa capace di alimentare l’odio e la più cieca ostilità.
Questi “puri” difensori della legge non accettano la guarigione di un malato in giorno di sabato per paura di violare la legge, ma non si fanno scrupolo, in giorno di sabato, di invocare a gran voce la morte di una persona innocente, di Gesù stesso.
È la strana logica e la strana morale di chi vive una religione formale; è una morale dell’odio che si oppone alla morale dell’amore.
Gli uomini che vivono così rifiutano un Dio amico che li ama e li libera, e gli preferiscono un falso dio che li comandi. Davanti alla durezza di cuore dei Farisei Gesù prova sdegno e tristezza.
Purtroppo spesso si può trovare anche tra i credenti alcuni che vivono la fede da integralisti, malati di ipocrisia che pensano di servire Dio solo con l’osservanza esteriore delle norme. Lo Spirito Santo ci aiuti a saper accogliere la novità straordinaria e dirompente che Gesù ci offre e rifuggire tutto ciò che è formale e ipocrita.
p. Matteo Daniele sj della comunità dei Gesuiti della Chiesa Universiatria di S. Frediano in Pisa
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Gennaio
2017
18/01 #qualemorale?
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)