Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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ESSERE RITROVATI: a volte è necessario perdersi, perché il desiderio più vero è di essere ritrovati “Se sei salito a bordo del treno sbagliato, non ti serve a molto correre lungo il corridoio nella direzione opposta.” [Dietrich Bonhöffer] Mt 18, 12-14 …
Mi lascio ispirare
ESSERE RITROVATI: a volte è necessario perdersi, perché il desiderio più vero è di essere ritrovati
“Se sei salito a bordo del treno sbagliato, non ti serve a molto correre lungo il corridoio nella direzione opposta.” [Dietrich Bonhöffer]
Mt 18, 12-14
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Che strano nel racconto di Gesù un Dio che lascia 99 pecore sui monti per cercare quella smarrita. Cosa succederà a quelle rimaste? Nulla, non hanno da temere. Neppure quella che si è allontanata: sarà ritrovata e riportata al sicuro. Così facciamo noi il più delle volte. Smarrirsi non è piacevole, anche se all’inizio dà il brivido della novità. I problemi sorgono nelle incertezze e nelle difficoltà, ma a volte è necessario perdersi, perché il desiderio più vero è di essere ritrovati, perché amati di un amore che non viene mai meno, neppure quando viene rifiutato e gettato via. Ringraziamo il Signore per il quale siamo tanto preziosi e chiediamo il dono di essere partecipi della sua gioia, che è maggiore quando, dopo esserci allontanati, torniamo a lui.
p. Giulio Parnofiello sj
della comunità dei Gesuiti della Cappella dell’Unibversità La Sapienza di Roma
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
5
Dicembre
2016
06/12 #essereritrovati
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)