02/10DIVENTARE come #BAMBINI

Mi lascio ispirare

a cura dei Gesuiti Italiani

Peter: Dimenticali Wendy, dimenticali tutti,

vieni con me dove non dovrai mai,

mai più pensare alle cose dei grandi…

Wendy: Mai è un tempo seriamente lungo.

1. M. Barrie, Peter Pan

Mt 18, 1-5.10

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.

Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli»

Gesù pone una condizione per entrare nel Regno di Dio, quella di diventare come bambini. C’è una cosa di questa frase che pero ci sfugge: diventare come bambini non è la stessa cosa che diventare bambini. Se pero ci guardiamo intorno ci accorgiamo che in realtà è proprio questo che succede: nella nostra società si è diffuso un chiaro desiderio di non crescere, che diventa fuga dalle responsabilità dell’essere adulti. Desideriamo un po’ tutti vivere come Peter Pan, perché è uno stile di vita affascinante, libero da ogni agenda, dove non ci sono decisioni da prendere o cose noiose da fare.

In realtà il Vangelo ci chiama ad un impegno di vita opposto, cioè ad essere più simili a Wendy, la ragazzina che capisce che arriva un momento nella vita in cui è necessario crescere, e decide di prendersi le proprie responsabilità tornando sulla Terra. Piena di gratitudine per l’esperienza vissuta con Peter Pan, è capace di crescere, diventare adulta e scegliere che vita vuole vivere.

È esattamente a questo che siamo chiamati: a scegliere la vita che vogliamo e desideriamo.

di P. Leonardo Vezzani

Rete Loyola (Bologna)