Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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a cura dei Gesuiti Italiani La sete di Gesù è liberare le energie più profonde nascoste in noi perché possiamo diventare uomini e donne di compassione. Jean Vanier 25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di …
Mi lascio ispirare
a cura dei Gesuiti Italiani
La sete di Gesù è liberare le energie più profonde nascoste in noi perché possiamo diventare uomini e donne di compassione.
Jean Vanier
25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre,
la sorella di sua madre,
Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
26 Gesù allora,
vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava,
disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!».
27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!».
E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
Il Vangelo di oggi ci riporta sotto la croce.
Un luogo di dolore, di apparente sconfitta.
Ma qui, sotto la croce, Gesù prima di morire ci mostra tutto il suo amore. Non si preoccupa solamente della sua sorte, è capace di alzare lo sguardo. Compie un ultimo grande gesto: si accorgersi del dolore di Maria e Giovanni.
Se il dolore che viviamo ci divide, Gesù con le sue parole ci unisce di nuovo. Riunisce Maria e Giovanni, ed il loro dolore diventa un luogo di comunione.
E con Lui, Maria soffre: per Gesù e con Gesù per tutti i nostri dolori, le nostre ferite.
Il dolore diventa luogo di compassione, luogo di apertura del cuore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Settembre
2014
GET UP and WALK 15/09/2014 COMPASSIONE: il dono di guardare oltre se stessi
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)