Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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DIALOGO: pensiero e toni che s’incontrano La parola comunica il pensiero, il tono le emozioni Lc 24,13-35 Ed ecco, in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio di nome Èmmaus, distante circa undici chilometri da Gerusalemme, …
Mi lascio ispirare
DIALOGO: pensiero e toni che s’incontrano
La parola comunica il pensiero, il tono le emozioni
Da dove inizia l’incontro con il Signore? Inizia dal contatto con il nostro vissuto. Quando Gesù si avvicina ai discepoli di Emmaus non si presenta, ma pone una domanda: «Che cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?». Gesù vuole che i due discepoli tirino fuori davanti a lui la loro tristezza, la delusione, il peso delle speranze cadute nel vuoto. Dicono a Gesù: “Gesù, hai sbagliato tutto! Non è così che doveva andare! Siamo delusi”. Parlando quindi possono dare un nome ai sentimenti che si agitano dentro di loro.
Ecco quindi che si svela l’importanza della parola: ci permette di snodare i nostri stati d’animo, così spesso intrecciati fra loro al punto da non capire bene quello che viviamo.
Ma allora come fare per conoscere il Signore? Ci vuole tempo e desiderio, ma Gesù ci mostra come fare: attraverso le Scritture e lo spezzare il pane . Chiediamo al Padre che ci faccia conoscere suo Figlio, e che attraverso questi due doni possiamo lasciarci toccare dalla novità radicale di Gesù, e passare dal “ci hai deluso!” al “adesso ti conosco! Grazie Signore!”.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Marzo
2016
30/03 #DIALOGO
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)