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Intorno al mondo senza amore
come un pacco postale,
senza nessuno che gli chiede come va.
Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Ma come fanno i marinai
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 9,35-38-10,1.6-8)
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!». Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. E li inviò ordinando loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date».
Mi lascio ispirare
Sono stanca, Signore, sfinita: vagare senza pastore è fare il dieci, il cento, il mille percento di fatica in più, Non solo la fatica necessaria del cammino, la fatica ordinaria, ma anche la più pesante fatica del passare e ripassare negli stessi posti, del non trovare la meta perché forse nemmeno si sa dove si sta andando. Sono stanca e sfinita, mi sembra di non sentire la tua voce. Il mio cammino non è orientato, i miei tanti passi mi stanno, uno dopo l’altro, allontanando da ogni centro, allontanando da ogni senso.
Ma ad un tratto riconosco, nel silenzio, la voce ferma del mio pastore, annuncia che c’è messe abbondante che mi attende. Messe che mi sfamerà, che mi darà lavoro, che colmerà di senso e doni questa vita che la fatica andava svuotando. Messe che mi chiama, che aspetta proprio me per esser mietuta, per non andar persa; anche le mie mani possono servire, anche il mio servizio è importante. Proprio io posso farmi operaia, proprio io posso farmi testimone.
Allora ogni mio passo è un passo fatto sulla strada della testimonianza: strada facendo i miei passi ben orientati dal pastore trovano una meta, sentono un desiderio che li guida, rispondono a una chiamata. Non più sconnesso vagare angosciato, ma finalmente orientato cammino verso la pienezza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi ha stancato oggi?
In quali occasioni un invito a qualcosa di grande ha dissipato la mia stanchezza?
Dove posso aiutare a mietere oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Dicembre
2025
Orientato cammino
commento di Mt 9,35-38-10,1.6-8, a cura di Verena M.