
Foto di Masanao Tomomatsu su Unsplash -
Se vi amassi di meno, sarei capace di parlarne di più.
Jane Austen, Emma
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 15,29-37)
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele. Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
Mi lascio ispirare
La Parola di Dio è per tutti, può sfamare tutti. Non per un popolo specifico, non per una sola classe sociale, non soltanto per chi capisce le sottigliezze della teologia.
Per il solo fatto di essere nati abbiamo bisogno di capire il senso della vita, ma anche l’occasione di trovare questo senso e riempirne la nostra vita. E il senso della vita sono le altre persone, i bisogni delle altre persone insieme ai nostri; il Padre e il Figlio esistono nella relazione tra loro e solo chi vede la bellezza dei bisogni saziati e il valore di questo amore offerto può a sua volta entrare in relazione con loro e cercare di riportarlo nella sua vita.
Tutti veniamo al mondo in relazione con gli altri e con i nostri e con i loro bisogni e, quindi, soprattutto dopo aver ascoltato la Parola di Dio, tutti abbiamo la capacità di sfamarci e sfamare, di dare senso alla nostra vita e, in piccola misura, a quella di chi ci è accanto.
Il nostro libero arbitrio – anche e soprattutto davanti ai nostri bisogni – può sembrare una responsabilità schiacciante per filosofi e pensatori, dotti e sapienti, ma in realtà diventa un dono se ci facciamo piccoli e ammettiamo di aver bisogno, cercando allo stesso tempo di portare agli altri la gioia del poco che abbiamo.
La Parola di Dio rivela questo attraverso il Padre e il Figlio: ci è stato dato tutto quello che ci serve per amare ed essere amati.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale penso che sia il senso della vita?
Come porto l’amore che sento dal Padre nelle relazioni?
Che significa per me avere fame?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Dicembre
2025
Fame di senso
commento di Mt 15,29-37, a cura di Gloria Ruvolo