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Amor ch’a nullo amato amar perdona
Dante Alighieri, Commedia, Inferno V
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 19, 41-44)
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme, alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte; distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata».
Mi lascio ispirare
Le lacrime a volte sono considerate segno di fragilità e debolezza. Ci possiamo vergognare e nascondere le lacrime, ma spesso sono un mezzo per far uscire ciò che abita in profondità il nostro cuore.
Le lacrime di Gesù esprimono tutto il suo amore incondizionato per l’uomo, per il mondo. Nonostante i fallimenti, i rifiuti, il dolore profondo che prova, non smette di amare, anzi: avvicinandosi a Gerusalemme, si prepara ad amare in maniera ancora più radicale, donando per amore la sua stessa vita.
Un amore così grande ci può spaventare, rappresenta davvero il dono più grande che Dio fa all’uomo. Ci possiamo sentire indegni di questo amore gratuito di Dio, ma solo contemplando l’umanità di Gesù, le sue lacrime, possiamo scoprire l’amore e imparare ad amare come lui ci ama.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando sono capace di piangere? Quando non ci riesco?
Come reagisco di fronte alle mie lacrime?
Come mi sento davanti alle lacrime dell’altro?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Novembre
2025
Il dono delle lacrime
commento di Lc 19, 41-44, a cura di Chiara Selvatici