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Sacro è curare qualcuno
guardandolo.
Franco Arminio, Sacro Minore
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 13,10-17)
In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta. Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio. Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato». Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi slega il suo bue o l’asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi? E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni, non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?». Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.
Mi lascio ispirare
Oggi è sabato, il giorno in cui dedicarsi con piena dedizione e assoluta attenzione all’alacre tessitura della relazione col Signore. A nulla è concesso di strappare questo filo: tutto ne è avvolto e ne riceve dignità. Tutto ne riceve il diritto di esistere – e con esso il diritto ad avere la vita tutelata.
Aver atteso diciott’anni il tempo di dipanare la matassa disordinata dello spirito maligno per emanciparsene fa di questo sabato il giorno agognato della tessitura della relazione di questa donna col Signore. Finalmente i garbugli si disfano, il filo avvolge la sua esistenza e si dispongono in nodi ordinati che creano un tessuto nuovo: la relazione si stringe e abbraccia finalmente ogni cosa.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando hai “lavorato per la tutela della vita” in giorno di sabato?
In quale occasione sei stato salvato in giorno di sabato?
Quale dolore di lunga data porti oggi al Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Ottobre
2025
Tessere la Relazione
commento di Lc 13,10-17, a cura di Verena M.