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Prendi la strada che porta fortuna,
prendi la via che fa più paura,
prendi la cosa così,
la vita è Tua.
Vasco Rossi, Prendi la strada
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 1,57-66.80)
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante si aprirono la sua bocca e la sua lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Mi lascio ispirare
Di quanto deserto è fatto il nostro cammino?
A volte pochi metri, altri invece per lunghi chilometri. Cosa può allora darci la motivazione per continuare ad andare avanti nonostante il sole cocente, il caldo asfissiante, la mancanza d’acqua, di cibo e l’instabilità del terreno? La forza del Cristo che ci porta a credere che qualcosa di buono sta per manifestarsi nella sua luce e nel suo amore, nonostante tutti i nonostante.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti spinge a continuare a camminare nei tuoi momenti più duri?
Dove trovi la forza per ricaricare il tuo cuore?
Come senti la presenza del Cristo in questi momenti?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Giugno
2025
Non fermarti!
commento di Lc 1,57-66.80, a cura di Ester Antonia Cozzolino