Foto di Ester Antonia Cozzolino -
E quando pensi che sia finita
è proprio allora che comincia la salita,
che fantastica storia è la vita!
Antonello Venditti, Che fantastica storia è la vita
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,18-21)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Mi lascio ispirare
Quante volte ci capita di voler mollare tutto e andare via, soprattutto quando ci troviamo in situazioni che ci mettono a dura prova?
Immaginiamoci per un attimo in fila indiana, uno dopo l’altro. Sta piovendo e stiamo affrontando una delle salite più dure della nostra vita. Tutti siamo stanchi, ma il patto stipulato all’inizio del cammino è “tutti insieme, verso la cima”. Le gambe cominciano a cedere, il terreno si fa scivoloso, ci voltiamo indietro e solo il chiudifila ci separa da essere ultimi in questa impresa. Lo guardiamo negli occhi e gli diciamo: “Io non ce la faccio, ritorno indietro. Scendo a valle!”.
Lui ci guarda e ci dice: “Va bene, allora scendiamo tutti!”.
Di colpo la fila arresta il suo passo. Ci giriamo e li vediamo tutti, uno ad uno, i nostri compagni di viaggio, sconfortati da quelle parole. E così ci rimettiamo in marcia, perché anche la fatica più grande, se condivisa, si dimezza e diventa più sopportabile.
E così, pian piano, tallone, pianta, punta… tutti insieme, uniti nella parola del Cristo che si fa carne, nel senso di comunità piena, ecco che le gambe cominciano ad andare da sole e all’improvviso, in un battito di cuore, davanti agli occhi ecco la cima della montagna.
Che fantastico panorama… e che fantastica storia è la vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove trovi la forza di non mollare nei momenti più duri?
Come crei comunità nel Cristo con gli altri? Cosa ti impedisce di chiedere aiuto?
In che modo gli altri ti aiutano a superare i momenti più duri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Maggio
2025
Mollare o resistere?
commento di Gv 15,18-21, a cura di Ester Antonia Cozzolino