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La pace si può vedere, la pace si può capire.
La pace si può nutrire, è un mondo che può guarire.
È il suono più dolce che risuona dentro noi.
Lodovico Saccol, La pace si può
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,27-31a)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate. Non parlerò più a lungo con voi, perché viene il prìncipe del mondo; contro di me non può nulla, ma bisogna che il mondo sappia che io amo il Padre, e come il Padre mi ha comandato, così io agisco».
Mi lascio ispirare
Dove cercare il fondamento della nostra vita? Che cosa ci sostiene nei momenti più difficili?
Il dono più grande che Gesù annuncia ai suoi discepoli, e quindi a tutti noi, è quello della pace! Una pace che è relazione e fiducia nel Padre; una pace che si fa fondamenta per tutti i momenti difficili, perché è radicata nel Padre. Una pace che non è costruita ma donata, che si origina nella fede e viene alimentata dalla nostra relazione con il Risorto. La pace interiore che nasce dalla certezza dell’Amore, un Dio che ci ama in modo puro e incondizionato. Pace che non vuol dire assenza di problemi, ma possibilità di vivere nella certezza che Dio è con noi e ci chiede il coraggio della fede. Pace che è amare senza possedere, scoprendoci inseriti nell’amore trinitario, vera essenza della relazione.
Chiediamo al Signore di poter ricevere questa pace del cuore, per poter vivere ogni momento radicati in Lui, nel suo amore che dona pace.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando nella mia quotidianità sento maggiormente la pace interiore?
Cosa mi aiuta a rendere la pace un fondamento della mia vita? Cosa me lo impedisce?
Cosa rappresenta per me l’amore trinitario e quando lo sperimento?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Maggio
2025
Pace come fondamento, pace come fondamenta
commento di Gv 14,27-31a, a cura di Chiara Selvatici