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Gli altri, i compagni, sembravano non accorgersene. Facevano il solito loro servizio senza entusiasmo, si rallegravano anzi quando sugli ordini del giorno compariva il nome di un mese nuovo, quasi avessero fatto un guadagno. Tanto di meno da passare alla Fortezza Bastiani, calcolavano. Essi avevano dunque un loro punto di arrivo, mediocre o glorioso che fosse, di cui sapevano accontentarsi.
Dino Buzzati, Il deserto dei Tartari
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 9,38-40)
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Mi lascio ispirare
Sono uno di quelli che ormai segue Gesù e mi ritrovo assieme a tanti miei simili, chiuso all’interno di un gruppo all’apparenza indissolubile. Ormai posso parlare solo al plurale per definirmi assieme ai miei compagni, talmente tanto siamo coesi e forti. Noi siamo paragonabili a una fortezza in cui, se volessimo, potremmo trascorrere tutto il tempo per glorificarci delle nostre azioni.
L’imprevisto è incontrare uno straniero in grado di affrontare i demoni che più mi spaventano.
Mi affretto ad avvisare Gesù di quanto è sbagliato, o ancor peggio fuori dalle regole, quello che vedo. Anziché ottenere la gratificazione che mi aspetto da Gesù, ricevo invece un dono che mi insegna ad accogliere lo straniero.
Quello straniero mi fa sentire umile dopo aver compreso il mio errore di giudizio, basato solo sulla forma delle azioni invece della sostanza: un’azione che a prima vista giudicavo male, perché non compresa nel mio modo di agire, mi aiuta a rivitalizzare la mia intenzione a donarmi al prossimo ricercando il Signore in tutti i momenti della giornata.
Quello straniero è la persona che mi aspetta, al momento opportuno, fuori dal mio gruppo, in cui il tempo e le abitudini logorano, per farmi fare nuova esperienza della sua ricerca verso il Signore e per camminare assieme.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale emozione sento vedendo con gli occhi di Giovanni lo straniero che scaccia i demoni?
Quale persona mi ha aiutato a proseguire il mio cammino spirituale mostrandomi un altro modo di agire?
Quale sensazione percepisco sentendo la risposta di Gesù?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Febbraio
2025
Uno straniero insieme a cui camminare
commento di Mc 9,38-40, a cura di Marco Passalacqua