Ph. Martina Pampagnin -
Dovunque vorremo andare andremo. Una nave è questo in realtà. Non è solo una chiglia, uno scafo con un ponte e le vele. Sì, la nave è fatta così. Ma ciò che una nave è, ciò che la Perla Nera è in realtà: è libertà.
Dal film La maledizione della prima luna
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 3,7-12)
In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli si ritirò presso il mare e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andò da lui. Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicché quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo. Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
Mi lascio ispirare
È consolante sapere che anche tu talvolta avevi bisogno di aria, di una via di fuga, di un porto sicuro che ti lasciasse la possibilità di fermarti, di chiudere gli occhi, ascoltare il silenzio e respirare a pieni polmoni.
È consolante accorgermi che anche tu, come ciascuno di noi, hai vissuto momenti in cui ti sentivi soffocare per le responsabilità che ti erano date, per la sensazione di dover fare sempre, per il lavoro che sembrava non aver fine, per il senso di dover essere sempre al top.
È consolante vedere che, come ciascuno di noi, eri un essere umano che talvolta aveva bisogno di una barca per respirare e prendere distanza dal devo.
È bellissimo sapere che, nonostante la necessità di avere una barca a portata di mano, non scappi di fronte alle nostre mani che si fanno vicine e chiedono aiuto.
È bellissimo sapere che ci sei, che resti per noi perché il tuo volerci bene, il tuo amarci, è più profondo e luminoso di qualsiasi ansia.
È bellissimo sapere che sei così libero da lasciarti la possibilità di un respiro in mezzo al mare, ma altrettanto libero di continuare a guarire i nostri cuori prima di farlo.
Signore, ti chiedo la grazia della libertà e del coraggio. La libertà e il coraggio di concedermi anche io una barca sicura dove poter respirare a pieni polmoni e il coraggio e la libertà di non smettere di prendere la mano di chi mi chiede di esserci, di restare al meglio delle mie possibilità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale ambito della mia vita sento più spesso un senso del dovere soffocante?
Come posso provare a viverlo più serenamente?
Quale “libertà di” e “libertà da” chiedo oggi per me?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Gennaio
2025
Vero uomo
commento di Mc 3,7-12, a cura di Martina Pampagnin