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La necessità, che si fa beffe di tutto, obbedisce al solo amore.
Giordano Bruno, Il sigillo dei sigilli
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 15,29-37)
In quel tempo, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi. Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino». E i discepoli gli dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?». Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi pesciolini». Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
Mi lascio ispirare
Senti compassione per me, per la mia fame, per i miei stenti. Soffri con me le mie mancanze. Non vuoi che le mie mancanze mi impediscano di camminare, di realizzare il disegno che hai desiderato per me. Chiami qualcuno perché possa prestarti mani per aiutarmi, braccia per sostenermi. E allora mandi chi ti segue, i tuoi amici, a cercare del pane per me.
Perché io non abbia più fame, perché le mie forze non vengano meno. Perché io possa continuare a camminare sulla tua strada – e diventare tua amica ed essere poi da te chiamata per sfamare ogni affamato che incontrerai. Mi nutri per tenermi in forze, perché io stessa domani possa nutrire chi non ha le forze di seguirti e chiede soltanto pane, lo stretto necessario.
Allora mi nutro di questo pane che chi ti è vicino mi offre, mi nutro a sazietà – e, come me, chi mi è accanto. Ogni mancanza è colmata, ogni vuoto riempito. Nessun piede vacilla, nel compiere il primo dei nuovi passi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando sei stato chiamato a condividere il poco che avevi?
In quale occasione ti ha stupito la sovrabbondanza della grazia divina?
Quale mancanza, quale fame affidi oggi al Signore, perché possa saziarla?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Dicembre
2024
Lo stretto necessario
commento di Mt 15,29-37, a cura di Verena M.