Foto di Erika Varga da Pixabay -
Lo chiederemo agli alberi
come restare immobili
tra temporali e fulmini
invincibili.
Simone Cristicchi, Lo chiederemo agli alberi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21, 29-33)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Osservate la pianta di fico e tutti gli alberi: quando già germogliano, capite voi stessi, guardandoli, che ormai l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».
Mi lascio ispirare
Come spesso accade, le parole di Gesù ci chiamano a capovolgere il nostro sguardo, potremmo dire a “convertirlo”. Uno sguardo convertito è uno sguardo paziente e affidato, allenato a scorgere nella realtà che abita i segni di un domani di cui non sa ancora molto.
L’affidamento sta proprio nel saper attendere senza sapere con chiarezza né cosa si sta aspettando né quando questo arriverà. La pazienza e la cura, tuttavia, sono strumenti necessari e sufficienti: al riparo del Signore, camminando nel Suo nome, tutto diventa un segno.
Non c’è infatti albero che porti frutto senza prima germoglio, non c’è germoglia che non prometta vita nuova: tutto segue il ritmo della Vita e in ogni cosa si cela il germe del futuro, del Regno dei cieli – che è già qui, già ora.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali testimoni di bene hanno segnato la mia vita?
In quali situazioni desidero portare frutto?
Cosa mi aiuta ad accorgermi della presenza di Dio nella mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Novembre
2024
Pazienza di germogli
commento di Lc 21, 29-33, a cura di Get up and Walk