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Non esiste un dio creatore separato dal mondo, né può esistere, perché la creazione, il creatore e la creatività sono la stessa cosa, non sono entità separate. L’esistenza è una sola; come può il creatore essere separato dal creato? L’esistenza stessa è divina. Non c’è nessun creatore a crearla. Essa stessa è il creatore e il creato.
Osho, L’armonia nascosta
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 17,20-25)
In quel tempo, i farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione».
Mi lascio ispirare
Dio, dove sei? Credo che almeno una volta nella vita questa domanda sia sorta spontanea.
E l’indicazione di Cristo è di non seguire alcuna indicazione: a volte lo sentiamo dentro, a volte ci accorgiamo di lui fuori. Ma solo il cuore, il sentire senza parole, sa la direzione.
A volte è il richiamo di un movimento immobile, verso l’interno, nel silenzio e nella contemplazione quando e dove ci poniamo in ascolto; a volte il richiamo ci invita a cercare all’esterno, a ri-vedere dove Dio è passato, attraverso chi, in quali circostanze. È il Dio dell’ovunque in ogni momento: Dio Padre nell’alto dei cieli, Dio Figlio in terra dal cuore di carne e Spirito Santo che unisce e collega.
Non venerare il sole, il regno assoluto e finito, ma la luce che vedi, la luce che ogni giorno dispiega il mondo delle forme, dove viviamo la nostra esistenza umana, in cerca di un segno, di un contatto col mondo dello Spirito che dà vita a ogni cosa, anche a noi. Siamo nel regno e siamo il regno: Dio è in mezzo a noi, fra me e te, è al centro del nostro petto, energia che ogni giorno, finché abbiamo respiro, ci dà la libertà e la possibilità di vivere, di viverlo, ognuno a suo modo. E la sofferenza che ha patito Gesù, caricandosi del male fatto da figli che si credevano orfani e che per questa sofferenza hanno ferito, è lo stesso dolore che proviamo quando vogliamo vivere solo da soli, senza stare in comunione con lui, senza cercarlo, sentirlo, coinvolgerlo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali esperienze cerco per fare esperienza di Dio?
Quali aspettative/pretese ho su come dovrebbe essere il regno di Dio, la mia vita?
Rievoco un momento in cui ho sentito stupore per essermi accorto della presenza di Dio, sia dentro che fuori: quali differenze noto fra ciò che ho provato e ciò che immagino di solito?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Novembre
2024
La consapevolezza che Tu sei con me
commento di Lc 17,20-25, a cura di Giovanni Stefani