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Vivere insieme è un’arte, un cammino paziente, bello e affascinante. Non finisce quando vi siete conquistati l’un l’altro...Anzi, è proprio allora che inizia!
Papa Francesco
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,2-12)
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Mi lascio ispirare
«L’uomo non divida quello Dio ha congiunto…», frase potente che ha forgiato tante vite e relazioni e assetti sociali nella storia. È un invito però che non abbiamo ancora compreso. Che cosa prescrive il Signore? Che cosa promuove e cosa condanna?
Non basta dire che prescriva l’indissolubilità del matrimonio. Non basta sostenere che affermi l’illegittimità del divorzio. Afferma anche qualcosa di più profondo. La sua parola infatti bonifica le relazioni da quanto di violento, ingiusto e prevaricatore la società, e il nostro egoismo, insinuano come giusto, permesso, tollerabile, “secondo natura”.
Perché il progetto delle origini evocato nella citazione dalla Genesi è una relazione di pari dignità e di reciproco rispetto tra uomo e donna, sia a livello personale, sia nelle forme sociali, più articolate e complesse. Il primo femminista della storia è stato Gesù, che ha stigmatizzato e condannato la violenza insita nel sistema prospettato dai farisei e dalla loro pretesa di “legalità” al maschile.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che progetto di riconciliazione accolgono le tue relazioni?
Che contributo alla crescita dell’altro o dell’altra infondi nelle tue relazioni?
Come ti prendi cura degli affetti che ti sono cari?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Ottobre
2024
Pari dignità di creature
commento di Mc 10,2-12, a cura di Diego Mattei SJ