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Love is all that I can give to you,
love is more than just a game for two.
L’amore è tutto quello che posso darti,
l’amore è più di un semplice gioco per due.
Nat “King” Cole, L-O-V-E
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 22,34-40)
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Mi lascio ispirare
Una è la regola che siamo chiamati a seguire: amare.
Non una regola sempre facile.
Spesso la vita ci pone in situazioni di contrasto, di fatica, di sofferenza che ci rendono difficile rispondere alla chiamata d’amore, forse per metterci alla prova, per farci crescere in quell’amore cui siamo chiamati.
È difficile amare quando il cuore si sente ferito, quando la mente è offuscata dal dolore, dalla rabbia o dall’invidia e l’anima sembra dispersa in questo maremoto di emozioni.
Alcune volte è proprio per amore che dimentichiamo cosa significhi davvero amare come Dio ci ama – nella libertà, nella verità di essere figli suoi – e proviamo a tenere l’amore stretto stretto tra le mani perché non fugga via, senza però renderci conto che così lo distruggiamo solo e ci mettiamo in catene noi.
Signore, mi chiedo da dove partire per amare come tu ami il mio prossimo: con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutta la mente.
Forse il primo passo è proprio amare me stessa in questo modo. Imparare ad amare le mie luci e le mie ombre nella libertà e nella verità dell’amore luminoso che tu mi doni.
E, come tu ami me, così io poi potrò amare davvero il mio prossimo.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come mi amo?
Chi affido oggi al Signore perché si scopra amato e amabile?
Quando mi sono sentito veramente amato?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Agosto
2024
L’amore non va stretto
commento di Mt 22,34-40, a cura di Martina Pampagnin