Foto di Sai De Silva su Unsplash -
(...) la ragazza era vittima dello stesso blocco che aveva paralizzato lui il primo giorno d’insegnamento. Era bloccata perché cercava di ripetere cose già sentite (...) non si rendeva conto che poteva guardare le cose coi propri occhi, senza tenere conto di ciò che avevano detto gli altri
Robert M. Pirsig, Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 10,16-23)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
Mi lascio ispirare
«Non preoccupatevi, vi sarà dato.»
Quanto spesso ci preoccupiamo eccome. Ci preoccupiamo di sembrare abbastanza, di essere degni di ascolto, di essere considerati parte del gruppo. Ci preoccupiamo di fare bella figura…
Queste preoccupazioni ci tengono a distanza dall’ingenuità e sicuramente sono funzionali in molti ambiti. Tuttavia oggi vediamo che c’è un momento che ci chiede un atteggiamento di fondo diverso; più precisamente, questo è il momento in cui ci avviciniamo alla domanda fondamentale dell’uomo.
Addentrarsi nell’intimo umano chiede di abbandonare le armi del pensiero, di assumere un atteggiamento di ascolto, di fare silenzio in noi.
Siamo pecore in mezzo ai lupi. Non possiamo competere, se facciamo leva sull’aggressività del pensiero. L’unica possibilità di entrare in relazione è quella di essere semplici e prudenti. Senza strategie.
Questa semplicità, questo porsi in ascolto, questo silenzio, permettono l’emergere della parola autentica, la parola dello Spirito che parla in noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando senti di dover fare bella figura? Cosa ti porta a questo pensiero?
In quale momento importante della tua vita ti sei sentito libero dalla necessità di “essere preparato”? Quali sentimenti hanno caratterizzato quel momento?
In che modo puoi fare silenzio nel tuo quotidiano?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Luglio
2024
Fidarsi della semplicità
commento di Mt 10,16-23, a cura di Ettore Di Micco