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Il raggio di luce che filtra sotto la porta è uno stimolo alla ricerca della chiave per aprirla.
Fabrizio Caramagna
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 7,6.12-14)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa, infatti, è la Legge e i Profeti. Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!».
Mi lascio ispirare
Oggi possiamo contemplare Gesù nell’atto di istruire i suoi sul modo in cui sono chiamati a vivere il loro discepolato.
Per farlo usa una metafora: vivere alla sua sequela può essere paragonato al passare attraverso una porta stretta. I cardini di questa porta sono due: l’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo e Gesù ne è la chiave. L’amore che Gesù insegna è qualcosa di esigente, che richiede un impegno pieno di perseveranza.
È un amore che ci insegna ad ascoltare la brezza leggera della voce di Dio nella vita di tutti i giorni, per imparare a riconoscere le sue tracce lungo il nostro cammino e amarlo.
È un amore che ci porta ad affiancarci a coloro che ci stanno vicino, a riconoscere che in loro è riflessa la stessa immagine di Dio che possiamo amare allo stesso modo in cui amiamo noi stessi.
È il Maestro per primo che ha vissuto questo, l’amore al Padre e al prossimo. Donaci Signore oggi un cuore capace di amare Dio e il nostro prossimo, che è stato creato a sua immagine.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni/relazioni/ambiti della mia vita sento il bisogno di rimettermi alla scuola dell’Amore a Dio e al prossimo?
Con quali gesti/parole/atteggiamenti sono solito/a comunicare l’amore a Dio e al prossimo?
Quali sentimenti mi abitano quando vivo a imitazione del Maestro, amando con tutto/a me stesso/a Dio e il prossimo? E quali, invece, quando sperimento una difficoltà nel fare questo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Giugno
2024
Due sono i cardini della porta stretta
commento di Mt 7,6.12-14, a cura di Sara Zaccarini