Foto di Diana Polekhina su Unsplash -
Muoio perché morire
rende i giorni più umani,
vivo perché soffrire
fa le gioie più grandi.
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate,
una corona di spine
sarà il dress-code per la mia festa.
Angelina Mango, La noia
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Mi lascio ispirare
Il vero compimento non viene mai negando il passato. E così anche il nostro compimento non viene negando la nostra storia o quello che siamo.
Quando ci troviamo in difficoltà o nelle sofferenze, è facile che venga la tentazione di cercare qualche soluzione veloce ai nostri problemi. Qualche volta ci rifiutiamo di accettare la situazione e la evitiamo. È naturale e spontaneo. E non dobbiamo sentirci sbagliati per questo. Ma è importante tenere a mente che i compromessi hanno sempre un prezzo.
E spesso non possiamo permetterci di pagare il prezzo dei compromessi, oggi ce lo ricordiamo bene. Ma questo non deve spaventarci!
Non è spontaneo né facile, ma abbiamo questa certezza: abitando pienamente noi stessi e la storia a cui partecipiamo, attraversando le sofferenze come anche le gioie, il compimento ci aspetta!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni hai fatto fatica ad accettarti o ad accettare?
In che modo coltivare le tue relazioni (con Dio o con gli altri) ti aiuta o ti ostacola nelle difficoltà?
Quando hai sentito consolazione nella sofferenza? Quali sentimenti hai provato?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
12
Giugno
2024
Accettare per compiere
commento di Mt 5,17-19, a cura di Ettore Di Micco