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Voglio che giochiate per i vostri compagni. Siamo una piccola squadra, quindi dobbiamo lottare con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima.
Claudio Ranieri
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 8,14-21)
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane. Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?».
Mi lascio ispirare
Gesù ammonisce i discepoli come un arbitro che estrae il cartellino giallo nel bel mezzo di una partita e ricorda quelle che sono le regole del gioco. Così fa Gesù per rimettere ordine nel caos che il cuore e la mente dei discepoli stanno creando. C’è disordine su questa barca in mezzo al mare e Gesù, che sa leggere fin dentro i cuori e le menti di ciascuno, estrae il suo cartellino giallo e rimprovera i suoi giocatori ricordandogli la partita che stanno giocando e i mezzi che hanno a disposizione per vincere quella partita.
Hanno occhi e hanno orecchi, ma li stanno usando male. Hanno un cuore ma risulta indurito. Hanno un pane e non ricordano che Gesù ha moltiplicato pani e pesci per sfamare tantissima gente con tanto di abbondanti avanzi! E allora a che serve tutto questo disordine? Tutto questo caos?
In questo gioco di squadra, Gesù riallinea tutti ricordando loro che hanno visto e udito i miracoli che ha compiuto, eppure i discepoli vanno nel panico perché non hanno cibo a sufficienza sulla barca! Questo gioco non vale! Va contro le regole di quello che Gesù ci invita a fare nel nostro quotidiano, e cioè fidarsi di lui, lasciar operare lui nelle nostre vite, far entrare lui nelle nostre paure, caos, disordine quotidiano, delusioni, stanchezze. In sostanza, basta fare casino. Impariamo a indossare un cuore meno indurito ma più sportivo, così da guardare avanti con fiducia, perché Dio tutto può, a lui tutto è possibile.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che partita stai giocando in questo momento della tua vita? Quanto ti lasci ammonire da Gesù?
Come giocatore di una partita, quali regole senti che stai rispettando?
Quanto lasci operare Gesù nella tua vita? Quanto spazio gli concedi nella tua quotidianità?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Febbraio
2024
Un cuore sportivo
commento di Mc 8,14-21, a cura di Vanessa D'Urbano