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La sua dolcezza era una dolcezza molto rara da trovare dentro una persona, era una dolcezza che ti restava dentro, nei pensieri, nella pelle.
Charles Bukowski
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 1,1-5.9-14)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Mi lascio ispirare
«Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo».
Quanta luce che posso scorgere provenire dalla grotta che ti ha accolto, o mio piccolo Gesù.
Tu, fragile e indifeso, nel buio della notte che ha visto la tua nascita, irradi luce a chi ti guarda.
Posso scorgere la dolcezza dello sguardo di Maria, piena di infinita meraviglia per la tua vita, Dio Bambino.
I pastori che si avvicinano, illuminati dalla luce che da te proviene, portano con sé ciò che possono donarti di più prezioso, frutto della loro fatica e del loro lavoro.
Caro mio dolce Gesù, che anche io possa incamminarmi verso di te, contemplarti nella tua straordinaria piccolezza e tenerezza di Dio Bambino che si consegna fragile alle mie povere mani tremanti.
Tenendoti tra le mani, ti prego di poter ricevere un raggio di quella luce che da te proviene, affinché possa irradiarlo a coloro che mi stanno vicini.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni/relazioni posso scorgere la tenerezza di Dio per me?
Cosa significa per me ricevere e portare nel mondo la luce di Dio?
Che sentimenti mi abitano pensando che Dio oggi si consegna a me come Bambino?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Dicembre
2023
Tenerezza di bambino
commento di Gv 1,1-5.9-14, a cura di Sara Zaccarini