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E guarirai da tutte le malattie, perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te.
Franco Battiato, La cura
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 18,35-43)
Mentre Gesù si avvicinava a Gèrico, un cieco era seduto lungo la strada a mendicare. Sentendo passare la gente, domandò che cosa accadesse. Gli annunciarono: «Passa Gesù, il Nazareno!». Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Quelli che camminavano avanti lo rimproveravano perché tacesse; ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù allora si fermò e ordinò che lo conducessero da lui. Quando fu vicino, gli domandò: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». Egli rispose: «Signore, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Abbi di nuovo la vista! La tua fede ti ha salvato». Subito ci vide di nuovo e cominciò a seguirlo glorificando Dio. E tutto il popolo, vedendo, diede lode a Dio.
Mi lascio ispirare
Le nostre cecità, i nostri limiti possono diventare occasione di vera conversione e testimonianza. Per chiedere, occorre essere consapevoli delle nostre mancanze, ma anche aver fede e speranza che la nostra richiesta possa essere esaudita.
Questo cieco si rivolge a Gesù con fede, con passione, grida, sa ciò che vuole, non per presunzione o egoismo, ma perché con fede e speranza si affida a Colui che tutto può. È consapevole della sua condizione, ma questa consapevolezza non lo chiude nell’autocommiserazione e nella tristezza, lo apre invece al desiderio umile di affidarsi.
Se la richiesta nasce dalla fede e dalla fiducia, quando viene esaudita apre alla lode e la nostra gioia diventa testimonianza contagiosa che l’Amore è grande.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali cecità faccio più fatica ad accettare e riconoscere in me?
Cosa mi impedisce di chiedere aiuto?
Quando la mia guarigione e la mia lode sono diventati testimonianza di Dio per altri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Novembre
2023
Guarire e ringraziare
commento di Lc 18,35-43, a cura di Chiara Selvatici