Ph. by Ezgi Bircan on Pexels -
Ho visto che l’amore cambia il modo di guardare.
Luciano Ligabue, Atto di Fede
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 17, 1-6)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi! Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai». Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Mi lascio ispirare
Proviamo a concentrarci sulle parole che leggiamo oggi e a sentirne il peso. «È inevitabile» che le cose accadano. Tutto può succedere, compresi gli scandali, le offese, i torti, tutto ciò che può farci inciampare durante il nostro cammino di fede o addirittura allontanarci da esso fino a prenderne le distanze. Gesù lancia un’immagine dura per chi provoca tali scandali e protegge ciascuno di noi, «piccoli», come bambini, con uno «State attenti a voi stessi», un invito a vegliare sempre su noi stessi.
Segue poi un bilanciamento tra rimproverare chi ha colpa e insieme perdonare chi si pente, due facce della stessa medaglia. Si rimprovera qualcuno che si ama e che si vuole riportare sulla strada dell’Amore. Non spetta a noi giudicare la colpa, ma spetta a noi guardarla con gli stessi occhi che Gesù ci dona: sempre quelli dell’Amore verso un fratello, quelli del perdono.
Ma siamo anche l’altra faccia della medaglia: colui che può compiere quel torto o quella colpa che feriscono un nostro fratello. Diventa quindi necessario imparare a pentirsi di cuore per quanto compiuto e sapere che c’è un Amore più grande di noi capace di perdonarci. Perdonare e pentirsi fino a sette volte, ovvero fino all’infinito. È un gesto grande e unico.
La fede è semplice, insomma, nulla di impossibile. Ma è potente tanto da far sì che l’impossibile ai nostri occhi diventi possibile attraverso gli occhi della fede.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quante volte ci siamo sentiti in colpa nei confronti di un nostro amico o fratello o sorella? Cosa abbiamo sentito?
Come ci sentiamo dopo aver chiesto scusa a qualcuno che amiamo?
Come ci siamo sentiti dopo che qualcuno ci ha perdonato un torto subito?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Novembre
2023
Amare è perdonare, amare è chiedere perdono
commento di Lc 17, 1-6, a cura di Vanessa D'Urbano