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Considerare sempre gli uomini al potere come cose pericolose. Farsi da parte quanto più si può senza doversi disprezzare.
Simone Weil, Lʼombra e la grazia
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 11,47-54)
In quel tempo, il Signore disse: «Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccarìa, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.
Mi lascio ispirare
Le parole di un profeta sono parole di giustizia e di verità. Il profeta apre gli occhi sulla realtà e sugli abusi che il potere giustifica con la sua stessa forza. Il potere, politico o religioso, vive del suo stesso esercizio di autoconservazione, di autogratificazione. Tutto è auto-qualcosa, perché è riferito sempre a sé stesso, alla propria cerchia, al proprio dominio.
Il profeta invece è mandato da qualcuno che l’ha scelto (la Sapienza di Dio) e riferisce parole non sue, ma che lo attraversano come un grido di giustizia che esce da Dio e che si poggia come un manto di protezione sui più fragili dei figli. Il profeta è strumento di una Parola che lo precede e che quasi sempre finisce ignorata e messa a tacere. Anche la sua vita non è più a disposizione del profeta.
Le parole di Gesù sono le parole veementi di un profeta che non accusa da una posizione di forza. Sono la chiave della Sapienza di Dio. L’estremo tentativo di aprire le porte del Regno anche a quei vassalli ignari di un potere che li tiene schiavi e sulla cui testa la storia presenterà il conto della loro ingiusta cecità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali poteri riconosci in azione nel tuo mondo, nella tua vita?
Chi sono i profeti che ti chiamano a conversione?
Quali porte ha aperto la Parola di Dio, Gesù, nella tua vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Ottobre
2023
Profeta di verità
commento di Lc 11,47-54, a cura di Leonardo Angius SJ