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E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare,
perché mi piace ciò che pensi e che dici,
perché in te vedo le mie radici.
Franco Battiato, E ti vengo a cercare
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 13,54-58)
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi.
Mi lascio ispirare
Ci sono dei giorni in cui tutto è troppo grande per me e la voce del Signore troppo flebile. Contro il mio orizzonte si scagliano delle nubi talmente dense da coprire ogni fonte di luce. E allora faccio fatica a crederci, eccome se faccio fatica. Faccio fatica a credere a qualsiasi promessa. Perché dovrei fidarmi proprio di lui? Uno tra i tanti, posto che esista. Cos’ha da spartire con la mia vita?
Ma poi la sua pazienza vince ogni cosa. «A causa della mia incredulità» lui fa sì meno prodigi, ma non smette certo di farne. Perché quando io non ce la faccio basta che a crederci sia lui – che ci crede abbastanza per entrambi, abbastanza da tenermi stretta accanto a lui anche quando a me sembra di andare alla deriva. Qualche volta forse la mia incredulità attutisce il suono della sua voce, ma lui non smette di chiamarmi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale patria non ti sei sentito riconosciuto?
Quando hai sentito che il Signore non aveva spazio nella tua vita?
In quale luogo della tua vita senti il bisogno della presenza del Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Agosto
2023
Abbastanza per entrambi
commento di Mt 13,54-58, a cura di Verena M.