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Caminante, son tus huellas
El camino y nada más
Caminante, no hay camino
Se hace camino al andar!
Camminatore, sono le tue impronte
la strada e nullʼaltro.
Camminatore, non cʼè sentiero,
il percorso si crea camminando.
Cantares, Joan Manuel Serrat
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 1,57-66.80)
Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei. Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome». Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All’istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio. Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui. Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito. Visse in regioni deserte fino al giorno della sua manifestazione a Israele.
Mi lascio ispirare
Quante volte ci capita di meravigliare le persone che sono intorno a noi per le nostre scelte dettate dal cuore, scelte che il più delle volte non vengono comprese, anzi talvolta pure giudicate… Che fare allora in questi momenti?
Affermare ancora di più la ragione dei nostri passi su una strada che, anche se può apparire folle a molti, è la nostra strada.
C’è un disegno più grande che Dio ci riserva, e più sembra difficile da comprendere, più è grande e meraviglioso.
Continuiamo a camminare, affidandoci alla luce di Dio, rischiando anche lʼultimo pezzo di cuore!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale strada grida nel tuo cuore per essere seguita?
Cosa ti ha impedito di seguire strade che ti chiamavano, in passato?
Per cosa non hai il coraggio di rischiare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Giugno
2023
Il coraggio di rischiare
commento di Lc 1,57-66.80, a cura di Ester Antonia Cozzolino