Paul Klee, Strada principale e strade secondarie (1929) -
Ho ereditato da mio padre
l’invisibile, il non vedibile, il trasparente,
non i piedi ma il passo,
ho ereditato la sua marcia.
Gio Evan
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,1-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
Mi lascio ispirare
Tommaso e Filippo si inseriscono tra i discorsi che Gesù ci lascia nell’ultima cena. Attraverso le loro domande, le parole del Maestro è come se si facessero più concrete e comprensibili.
Tommaso chiede a Gesù chiarimenti sul posto che avrebbe preparato per noi, è una preoccupazione che già altre volte era emersa in altri discepoli. È preoccupato, Tommaso, di capire di che posto si tratta e di come possa raggiungerlo, con quale via. Nel rispondergli Gesù sembra indicare il Padre come il posto che ci ha preparato e lui stesso come la via per arrivarci. Ma a queste indicazioni di viaggio aggiunge altro: lui è anche «vita e verità». In questo modo ci indica una via di pienezza nel cammino stesso, per quanto faticosamente e distrattamente possiamo compierlo.
Filippo interviene chiedendo di capire meglio cosa sia il Padre, dopo che grazie a Tommaso si è chiarito che il Padre è il posto preparato per noi. E Gesù, in una risposta che confonde meta e cammino, ci dice che lui e il Padre coincidono: Gesù, la via, è nel Padre e il Padre è nella via. Come dire: se sei pellegrino, sei in Dio, la precarietà della strada è la meta.
Grazie Tommaso e Filippo! Questa mappa per perdersi in Dio Gesù l’ha disegnata con le vostre domande.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Se fossi Tommaso, cosa chiederei a Gesù?
E se fossi Filippo?
Su quale strada mi trovo adesso?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
7
Maggio
2023
Perdersi in Dio
commento di Gv 14,1-12, a cura di Giuseppe Amalfa SJ