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Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi.
Martha Medeiros
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt1,16.18-21.24a)
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore.
Mi lascio ispirare
“Si è sempre fatto così” è la strada che conduce all’immobilità, a non voler attuare un possibile cambiamento, a mettersi in gioco. Giuseppe già aveva pensato di andare contro la Legge, per amore ha pensato di ripudiare Maria in segreto per non accusarla pubblicamente. Vuole che la vita possa continuare.
Dio ci chiede di andare oltre, di sapere vedere come lo Spirito è all’opera e può generare vita in modi che l’uomo non può nemmeno immaginare. La vita nasce su strade nuove, impensabili. Ci chiede di cambiare le nostre consuetudini, per fare spazio all’inatteso, all’inspiegabile, ma che sentiamo come vita e salvezza per noi e per gli altri.
Lo spirito ci chiede di collaborare al progetto di Dio, di metterci umilmente al servizio della vita che solo Dio può generare. Dio ci chiede di svegliarci dal sonno e credere ai sogni, credere che, nonostante le nostre paure e le difficoltà, la novità e la vita è possibile, generata da Lui, custodita da noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi aiuta o mi impedisce di cambiare le mie abitudini?
Quando mi sono sentito chiamato a custodire una vita generata di Dio?
Quale sogno generativo di vita mi sento chiamato a realizzare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Marzo
2023
Cambiare le consuetudini
commento di Mt1,16.18-21.24a, a cura di Chiara Selvatici