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Perché oramai lo sento:
non ho sofferto invano,
se mi ami come sono.
Francesco Guccini, Cirano
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,43-48)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
Mi lascio ispirare
Come se davvero fosse semplice amare quelli che ci amano, come se bastasse essere amati per avere piena padronanza nel riamare… ma infatti la questione non è essere amati quanto piuttosto sentirsi amati: averne la coscienza piena e intima.
Solo con tale consapevolezza, fatti perfetti dall’amore di un Padre celeste che perfetti ci vede e in quello sguardo, con quello sguardo perfetti ci rende, ci riscopriamo capaci di amare con lo stile di un Dio che in piena semplicità fa ordinario lo straordinario e straordinario l’ordinario.
Figli amati di un Dio che per noi ha scelto l’amore, ha scelto la croce, ci scopriamo eredi di un amore che non sa stare fermo, che non rispetta i confini, che straborda. E allora non basta amare gli amici, non basta amare chi ci ama, non basta amare chi abbiamo accanto: l’amore trabocca e investe tutti, investe tutto.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho avuto piena coscienza di essere amato?
Quando mi sono riscoperto capace di amare laddove non credevo di riuscire?
In quale luogo della mia vita mi sento chiamato ad amare di più, amare meglio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Marzo
2023
Amore perfetto
commento di Mt 5,43-48, a cura di Verena M.