Jean-Michel Folon, La Toscana nel Cinquecento, 1980 -
And, if you feel it, it’s fine,
I give you everything that’s mine,
I give you my heart and my precious time.
E, se lo senti, va bene,
ti do tutto ciò che è mio,
ti do il mio cuore e il mio tempo prezioso.
Arcade Fire, Lookout Kid
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 25,31-46)
Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno riunite davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a visitarti? Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Poi dirà a quelli alla sua sinistra: Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare; ho avuto sete e non mi avete dato da bere; ero forestiero e non mi avete ospitato, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato. Anch’essi allora risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato o assetato o forestiero o nudo o malato o in carcere e non ti abbiamo assistito? Ma egli risponderà: In verità vi dico: ogni volta che non avete fatto queste cose a uno di questi miei fratelli più piccoli, non l’avete fatto a me. E se ne andranno, questi al supplizio eterno, e i giusti alla vita eterna».
Mi lascio ispirare
«Quando mai?» è la domanda chiave per entrare in questo testo: quando mai ci siamo accorti di una persona in difficoltà? Quando mai abbiamo deciso di aiutarla? Spesso succede che quando vediamo persone in difficoltà, che siano amici o sconosciuti, è come se non le vedessimo, andiamo avanti per la nostra strada giustificando la nostra indifferenza con deboli scuse. Tuttavia, se non siamo noi per primi ad aiutare gli altri, come possiamo pretendere di essere aiutati?
E se cambiassimo prospettiva?
Come dice Gesù in questo passo: «ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me». Tutti coloro che hanno aiutato una persona in difficoltà saranno salvati perché è in quelle persone, gli ultimi, che troviamo Gesù. L’altruismo, aiutare le persone in difficoltà, è un’opportunità di incontro con il Signore, che è aperta a tutti. È la bellezza del donare in totale gratuità.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando (mai) non hai riconosciuto la bellezza dell’altruismo?
Quand’è stata l’ultima volta che hai aiutato qualcuno? Come ti sei sentito?
Quando avresti voluto essere aiutato?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Febbraio
2023
Quando mai?
commento di Mt 25,31-46, a cura di Pietre Vive (Roma)