- Sant’Apollinare in Classe‚ Croce gemmata (particolare) via Wikimedia Commons
Oh, Dio del cielo, se mi vorrai amare, scendi dalle stelle, vienimi a cercare.
Oh, Dio del cielo, se mi vorrai amare, scendi dalle stelle, vienimi a salvare.
Dio del cielo, io ti aspetterò, nel cielo e sulla terra io ti cercherò.
Fabrizio De André, Spiritual
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 21,34-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Mi lascio ispirare
La Parola che la Chiesa ha custodito e che ci viene offerta oggi ci pone davanti un’atavica questione: la fine del mondo e la sete di giustizia.
L’evangelista Luca scrive queste pagine per i cristiani di “terza generazione”, quelli che non hanno visto Gesù e sanno che non lo vedranno presto, scrive a noi. Tutte le nostre domande sul perché del male, sul senso profondo delle ingiustizie che colpiscono il mondo nonostante la venuta di Gesù, in un qualche modo entrano a Gerusalemme con Gesù stesso.
Lì siamo chiamati a seguirlo, ancora una volta, giorno dopo giorno fin sotto alla croce dove si rivelerà la gloria di Dio. La gloria del Cristo che dona la vita per me, per noi, per tutti.
Essere cristiani è una cosa seria. Dopo averlo visto donare la vita così, occorre avere occhi capaci di scorgerlo in chi subisce ingiustizie, schierarci dalla parte di chi ha fame, dalla parte di chi rifiutiamo e respingiamo. Discernere in ultima istanza fra ciò che è male e bene e scegliere, perseguire, costruire il bene. Chiediamo la Grazia del discernimento, il dono della Sapienza che è di Dio, da Dio, Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa provo davanti alle ingiustizie e al male che c’è nel mondo?
Cosa mi aiuta a credere che il Regno di Dio è qui e ora?
In quali occasioni mi metto davanti alla croce e lascio che il mio sguardo guarisca?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Novembre
2022
Scegliere, perseguire, costruire il bene
commento di Lc 21,34-36, a cura di Maria Buiatti Luca Baccolini