- Ph. Andrea Lalli
Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
perduto in mezzo a un polveroso prato.
Eugenio Montale, Non chiederci la parola
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 12,1-7)
In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli: «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze. Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo questo non possono fare più nulla. Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geènna. Sì, ve lo dico, temete costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».
Mi lascio ispirare
Dio non dimentica nulla, Dio non dimentica nessuno. Preziosa ai suoi occhi, mi riscopro degna d’amore. Ogni capello contato da dita attente, ogni moto, ogni parola, ogni pensiero non sfuggono al cuore grande e vigile di questo Dio che non sa permettere che io mi perda, che non permette che nessuno si perda. Perché nelle sue mani pazienti tutto acquista valore; tutto risplende di vita, alla luce del suo amore.
Mi scopro allora chiamata a raccontare sempre e soltanto la verità di questa storia d’amore che mi lega a colui che mi ha creato e che ogni giorno desidera la mia vita. Nulla venga nascosto, soffocato o tanto meno mistificato: l’amore rifulge, alla luce del sole.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando l’ipocrisia ha rischiato di soffocare il fiorire spontaneo della vita?
In quale occasione mi sono sentito dimenticato e nel Signore mi sono riscoperto figlio amato?
Quale fratello affido oggi al Signore, perché possa sentire che anche i capelli del suo capo sono contati?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
14
Ottobre
2022
Alla luce del sole
commento di Lc 12,1-7, a cura di Verena M.