Chiudi gli occhi e vedrai.
Joseph Joubert
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 6,39-42)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello».
Mi lascio ispirare
Procedo alla cieca in una strada che conosco molto bene: posso concedermi di rilassarmi, finalmente, e abbassare i riflessi, sospendere la vigilanza dei sensi per concentrarmi sui miei pensieri. Sembra non ci sia nulla fuori che possa attirare la mia attenzione mentre la mia testa rimbomba delle solite fisime e degli scrupoli che mi martellano quotidianamente. Non cerco neanche una via d’uscita, perché in fondo ho l’illusione di star bene così: incatenato a un groviglio di abitudini che non mi fanno rendere conto che il mondo attorno a me sta cambiando.
La voce del fratello è il richiamo alla realtà.
Un grido di aiuto e improvvisamente mi ricordo che non sono solo. Sono pronto a far tutto per soccorrerlo, tuttavia scopro di essere io quello maggiormente bisognoso di aiuto e comprendo che è il Signore ad aver posto accanto a me quel fratello. Entrambi stavamo perdendo la via – che adesso non mi sembra più così tanto scontata – e siamo ora invitati ad avere una visuale rinnovata sulla realtà.
La vita in Cristo richiede un costante sguardo su se stessi con umiltà e l’amore per il prossimo è la chiave di volta per scoprire gli infiniti squarci di bellezza che il Padre ha preparato per ciascuno di noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che misura sono disposto a mettermi in discussione?
Quale relazione è o è stata per me preziosa per uscire dalla chiusura in me stesso?
Cosa oggi mi impedisce di guardare con luce la realtà?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Settembre
2022
Insieme per ricominciare
commento di Lc 6,39-42, a cura di Marco Ruggiero