- Ph. by Valentina Ripamonti
Non multa sed multum.
Non molte cose ma molto.
Ignazio di Loyola (da Quintiliano)
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 22,34-40)
In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Mi lascio ispirare
Qual è la pietra di volta che tiene su tutto l’arco della nostra avventura con Dio? Qual è la cosa più importante che abbiamo capito come popolo eletto? Il rabbi di Nazareth non ha incertezze, ha le idee chiarissime: il cuore di tutto è l’amore, restare in quell’amore in cui sei stato generato, quell’amore che costituisce ogni cellula del tuo corpo e della realtà, quell’amore che costituisce la tua vocazione più vera.
Vivere dell’amore di un Dio che è Padre, vivere da figli amati si rifrange nelle relazioni orizzontali, vicine e lontane. Perché nell’amore le relazioni si collegano e si verificano: è forse possibile amare il mistero che chiamiamo Dio e al tempo stesso odiare un altro senza riconoscerlo fratello? Ha davvero senso provare ad amare se stessi senza riconoscersi figli amati?
Gesù non ha paura di essere messo alla prova dai farisei su questa questione della parola più importante. Questa sua intima, profonda chiarezza lo aiuterà ad affrontare in modo più consapevole e semplice le prove che arriveranno, quei passaggi che sembreranno affermare in modo autoevidente che non ha nessun senso affidarsi a un Dio francamente distratto, che è una follia non difendersi e/o non attaccare dei compagni francamente improbabili o violenti. Il Maestro risponde, non solo con le parole ma con la sua vita, che il grande comandamento dell’amore è la via per la pienezza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è la domanda che mi sta mettendo alla prova ultimamente, quella domanda a cui non saprei rispondere? Con chi ne parlo? Gesù ha qualcosa di semplice da dirmi?
In quali situazioni e relazioni concrete la teoria del comandamento dell’amore sembra non reggere?
In quali situazioni e relazioni concrete ho sentito che provare a vivere da figli amati e provare a volerci bene come fratelli ha molto più senso che il contrario?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Agosto
2022
Tutto ciò di cui hai bisogno è amore
commento di Mt 22,34-40, a cura di Matteo Suffritti SJ