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Portami il girasole impazzito di luce.
Eugenio Montale
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 13,10-17)
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Mi lascio ispirare
Parlami, Signore, con parole semplice e schiette. Parlami con la voce gentile del maestro che accompagna chi gli è affidato alla scoperta della vita, di ogni suo mistero.
Raccontami, Signore mio, storie fatte di immagini, profumi, voci e suoni semplici e veri. Lasciami storie colorate che io possa ricordare, portare nel cuore e recuperare quando i miei occhi sono troppo annebbiati dalla paura e dallo sconforto per vedere con chiarezza e il mio cuore stanco di sperare ritrovi la fede per continuare il cammino con te.
Dimmi di chi ha scoperto la vita con te, di chi ha raggiunto la propria meta insieme a te. Non smettere mai di raccontarmi di quell’alba, vita nuova, che attendo di vivere.
Raccontami la vita che vuoi per me con parole semplici e colorate, come un tramonto: lasciano senza fiato, illuminano tutto e ne ricordi sempre la bellezza.
Accanto a te sono beata: con occhi e orecchie pronti a stupirmi della vita che mi racconti, mi lascio cullare dalla tua promessa di felicità piena.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale storia d’amore ha aperto il tuo cuore a Cristo?
Per quale cuore chiuso alla vita preghi oggi?
In quale ambito della tua vita vorresti che il Signore portasse speranza e fede?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Luglio
2022
Parlami
commento di Mt 13,10-17, a cura di Martina Pampagnin