Ph. by Börkur Sigurbjörnsson on Flickr -
Se non fosse per gli ospiti,
ogni casa sarebbe una tomba.
Khalil Gibran
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 10,38-42)
Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: “Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti”. Ma il Signore le rispose: “Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta”.
Mi lascio ispirare
Il racconto dice che è Marta a ospitare Gesù, Gesù dice che Maria si è scelta la parte migliore. Cosa significa, allora, “ospitare”? All’ospite si offre (Marta), dall’ospite si riceve (Maria): ospitare una persona significa sperimentare entrambe queste dinamiche, un po’ come nella nostra cultura dice la parola “ospite” che può indicare sia l’ospitante sia l’ospitato.
Marta – che sta dando all’ospite – è “distolta”, (che parola profonda in questo racconto!). Da chi è distolta? Certo dall’ospite, da Gesù, ma è distolta anche da se stessa, non è più in contatto con se stessa, non è integrata: affanno e agitazione ci frammentano e alla lunga perdiamo di vista chi siamo e dove vogliamo andare.
Maria si è scelta la parte migliore: qual è la parte migliore? È l’ospite stesso: Gesù, lui che mettendosi a nostro servizio desidera liberarci da affanni e agitazioni.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come ti senti quando ospiti qualcuno a casa tua? Quali sono le attenzioni che hai?
Quali sono le cose, le persone, gli impegni che hanno il “potere” di distoglierti?
Ti ricordi l’ultima volta che il tuo ospite/i tuoi ospiti ti hanno lasciato qualcosa di importante? Di cosa si tratta?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Luglio
2022
In cerca di ospitalità
commento di Lc 10,38-42, a cura di Andrea Piccolo SJ