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L’uomo sogna di volare
e scrive sui muri
“noi siamo tutti uguali”,
ma prega nel buio
“la sorte del più debole
non tocchi mai a me”.
Negrita, L’uomo sogna di volare
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 10,16-23)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai loro tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città di Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo»
Mi lascio ispirare
L’innocenza dell’animo comporta derisione, rifiuto e giudizio di condanna.
Gesù chiede di rimanere fedeli a questa innocenza, coltivare con fede l’attesa che solo un cuore puro, come di bambino, può vivere nella certezza di stare per essere sollevato.
Bisogna saper fuggire i legacci, mutare pelle come cambia la stagione; se bloccati o arrestati nelle impervie vie della vita, bisogna sapere che no, non ci si poteva preparare in anticipo, ma di certo un cuore aperto riceve l’ispirazione e il ragionamento al momento dell’occorrenza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni provo l’attesa serena e certa del bambino?
Quale situazione mi richiede di cambiare pelle e punto di vista?
Come posso mantenere il cuore aperto e restare in ascolto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Luglio
2022
Vola, colomba bianca, vola
commento di Mt 10,16-23, a cura di Mounira Abdelhamid Serra