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Sul cuore ho già le impronte digitali della tua forte mano.
Maria Luisa Spaziani
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,18-21)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Mi lascio ispirare
Ogni mio passo trova una tua orma ad accoglierlo, Signore: non c’è ferita che non sia stata già inferta a te, non c’è dolore che non ti abbia già trafitto. Se non camminassi sui tuoi passi, se le tue orme non fossero la mia strada forse tutto quest’odio, tutto questo dolore non ferirebbero il mio cuore; ma la tua strada è la mia strada e nel tuo nome scelgo di sentire fino in fondo, di vivere fino in fondo.
Credo in un Dio che ha scelto di morire per la mia vita e nel suo nome non posso che scegliere l’autenticità più radicale, la verità più profonda. Il padre mio che è nei cieli è grande e nel suo grande cuore mi ospita e accoglie e lì insieme con lui sento gioia e dolore, amore e odio – nel suo nome.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale ferita affido al Signore?
In quale luogo della mia vita oggi mi sento chiamato a vivere con più verità?
Quale odio che non comprendo depongo oggi ai piedi di Cristo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Maggio
2022
Fino in fondo
commento di Gv 15,18-21, a cura di Verena M.