Ph. by waferboard, CC BY 2.0, via Wikimedia Commons -
La coscienza non è altro che l’eco della voce di Dio dentro l’anima.
Evelyn Beatrice Hall
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6,1-6.16-18)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Mi lascio ispirare
Da adolescente alle prese con le domande filosofiche su Dio e la vita, una delle questioni più spinose che ho affrontato è stata quella riguardo la natura dell’altruismo: “Ma se fare del bene agli altri è qualcosa che fai per una ricompensa, si può dire davvero altruistica la tua azione?”.
Crescendo ed eliminando qualche falsa pista, ho escluso dentro di me che la ricompensa fosse semplicemente un Paradiso non meglio specificato, che sentivo lontano e anche poco rivoluzionario. Che la ricompensa potessi invece essere gloria fra gli uomini, manco a dirlo: Gesù lo esclude. E allora, perché digiunare, perché fare l’elemosina, perché sacrificare qualcosa di mio?
L’unica risposta sensata si legge proprio nelle parole che il Vangelo ci propone oggi: è nel segreto che posso contemplare i frutti del bene che faccio. In quel dialogo nascosto fra me e lo Spirito Santo, in quell’alternarsi di consolazioni e desolazioni che avvengono solo nella parte più nascosta di me. Se le guardo col senno di poi, vedo un filo rosso che lega i miei momenti di unione con Dio. Quando sono piena della sua consolazione, quando riesco, nel segreto del mio dialogo con lui, a sentire il suo amore e a riempirmi di questo, da lì nascono le azioni veramente altruiste; senza scopo, senza ricerca di ricompensa, ma con una causa.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho fatto la cosa giusta solo per una ricompensa esterna?
Quando invece mi sono sentita così pieno/a dell’amore di Dio da voler imitare la sua gratuità nel dare?
Cosa dico al Padre nel segreto della mia coscienza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
2
Marzo
2022
Senza scopo, ma con causa
commento di Mt 6,1-6.16-18, a cura di Gloria Ruvolo