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Ma, Dio delle città e dell’immensità,
magari tu ci sei e problemi non ne hai
ma quaggiù non siamo in cielo e se un uomo
perde il filo è soltanto un uomo solo.
Pooh, Uomini soli
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 16,15-18)
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Mi lascio ispirare
Gesù appare a un “corpo” menomato, una comunità ferita dalla mancanza di Giuda, il fratello assente. Quello che, lasciandosi afferrare dall’incapacità di accogliere la passione del Maestro e dalla paura di non venir perdonato, ha smarrito sé stesso.
Gesù si rivolge a questi uomini fragili e spaventati, ma ri-generati dalla sua Resurrezione, aprendoli al mondo. Inviati per narrare con il loro corpo, e con le parole, una vita che non arretra neppure davanti al tradimento, al rifiuto ed alla morte!
Lascia che il Signore ricostituisca il tuo “corpo”, che nomini il tuo dodicesimo apostolo, che immetta vita nuova lì dove una fitta trama di delusioni e paure chiudono il tuo orizzonte. Solo dopo che sarà battezzato il mio “Giuda”, potrò invitare altri a questa immersione nella vita di colui che sa trasformare la morte in resurrezione.
Oggi lascia che lo Spirito possa ri-modellarti, chiedi di sperimentare una rinnovata integrità. Una nuova verginità nelle relazioni con coloro che ti sono più prossimi. Forse allora sarai capace di propagare l’onda d’urto della bontà, della bellezza, della gioia di chi possiede in sé stesso l’Amore e la Grazia, perché davvero solo questo basta!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale menomazione comunitaria mi pare sia oggi necessario affidare al Signore?
Quali sono le ragioni del mio “Giuda”? Lascia che il Signore possa battezzarlo nel suo amore e nella sua misericordia!
In questa giornata con chi mi piacerebbe condividere la gioia della Resurrezione?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Gennaio
2022
L’onda d’urto della bontà
commento di Mc 16,15-18, a cura di Narciso Sunda SJ