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Non riuscirai mai a farlo stare zitto. E per quanto tu finga di non ascoltare ciò che dice, sarà sempre nel tuo petto e continuerà a ripetere quello che pensa della vita e del mondo
L’Alchimista - Paulo Coelho
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 4,12-17.23-25)
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Mi lascio ispirare
Giovanni è stato arrestato, è il tempo dell’assenza, il luogo del silenzio. Un gran vuoto tocca il cuore di Gesù; c’è una mancanza di senso, quasi un controsenso che lo ferisce, lo scuote.
Il sistema ruota su processi inarrestabili, i punti di riferimento soccombono, gli ideali traballano; la dimensione interiore viene messa in crisi da vicende esterne che toccano la sfera personale e collettiva. Gesù sceglie di non subire queste criticità, ma di coglierle come un dono per cambiare e mettersi in gioco fino in fondo.
Con coraggio e mitezza, dunque, si ritira dalle sue consuetudini e dal suo dolore, lascia i vecchi meccanismi e va ad abitare altrove, lì dove comincerà a dedicarsi pubblicamente alla sua passione.
Egli trasforma il dolore in passione, la paura in coraggio, il dissenso in annuncio di una buona notizia:
risponde finalmente alla sua vocazione e richiama lo sguardo di tutti alla prossimità del Creatore, facendosi egli stesso creatura vicina; esorta al cambiamento radicale della lettura della realtà, accoglie, guarisce, libera.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa provoca il mio dissenso?
In quale modo mi rapporto alle mie crisi?
Per cosa domando uno sguardo trasformato e nuovo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
7
Gennaio
2022
Una luce è sorta
commento di Mt 4,12-17.23-25, a cura di Mounira Abdelhamid Serra