Artisti del centro Aletti guidati da Marko Ivan Rupnik SJ, affresco della parrocchia di Sant’Antonio di Padova a Marzocca -
Una volta gli si aprirono un poco gli occhi. Meravigliato di quella diversità cominciò a riflettervi: dall’esperienza aveva dedotto che alcuni pensieri lo lasciavano triste, altri allegro, e a poco a poco imparò a conoscere la diversità degli spiriti che si agitavano in lui.
Ignazio di Loyola, Il racconto del pellegrino
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 1,18-24)
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
Mi lascio ispirare
Non solo nell’incenso e nei canti, non solo nella grande assemblea, il mistero di Dio si fa presente ai suoi amici nel segreto del loro cuore in un luogo molto particolare, nel letto. Il letto: luogo del riposo e dell’intimità, dove si confondono il chiaro e l’oscuro, il sogno e la veglia, la passività e l’attività.
Con Giuseppe, siamo tutti invitati ad appassionarci all’arte di ascoltare quello che ci si muove dentro. A distinguere quella voce che pesa in un modo diverso dalle altre voci o rumori, che accompagna la forza della vita con semplicità, con coraggio.
Abbiamo appena concluso l’anno che papa Francesco ha voluto dedicare specialmente a san Giuseppe e siamo in pieno “anno ignaziano”. Per Ignazio – convalescente dopo la ferita di Pamplona – il letto di Loyola è il luogo nel quale riconosce che il Signore lo ha raggiunto e così inizia il lungo cammino del suo discernimento. Anche il nostro letto può essere il luogo dal quale iniziare a vedere tutte le cose in modo nuovo?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono i luoghi della mia preghiera, della mia intimità con il Signore?
Quali sono i pensieri che mi appesantiscono oggi? Le cose che farei in segreto?
Che cosa sono invitato ad accogliere e accompagnare, con fiducia, con semplicità, con coraggio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Dicembre
2021
Tra sonno e veglia
commento di Mt 1,18-24, a cura di Matteo Suffritti SJ