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Lasciando adesso che le vene crescano
in intrichi di rami melodiosi
inneggianti al destino che trascelse
te fra gli eletti a cingermi di luce…
Alda Merini, La presenza di Orfeo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 18,33-37)
In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».
Mi lascio ispirare
Chi è che mi racconta chi sei, Signore? Di chi mi fido, quando lascio che dipingano la tua immagine nei miei occhi?
Mi fido di te e di me, della nostra relazione, dello spazio che abbiamo creato per stare insieme: la mia quotidianità, il mio cuore, il mio oggi. Sei il re che ho scelto perché mi hai scelta: figlia amata nelle tue mani, allora, lascio che le radici del mio amore affondino in te, nello stesso amore che mi doni – che mi insegni a donare.
Ecco che trovo il tuo regno proprio qui, nei miei giorni, nella quotidianità donata e affidata, nel desiderio di muovermi verso di te, di riconoscerti come re. Nel desiderio che mi attrae e mi avvicina a te, che ti fai sempre più prossimo in ognuno dei miei gesti, dei miei passi, delle mie parole donati per raccontare di un incontro, il nostro, che è insieme promessa e realizzazione di vita piena.
E allora nessun altro verrà a dirmi che sei re, lo dirò io perché lo dici tu e io ascolto la tua voce: sono con te, lì, accanto, vicina al tuo cuore che è vicino al mio cuore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Chi mi ha per la prima volta detto che il Signore è re?
Cosa cerco nel regno dei cieli?
In che luogo della mia vita mi sento chiamato a testimoniare raccontando il mio incontro personale col Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Novembre
2021
Vicino al tuo cuore
commento di Gv 18,33-37, a cura di Verena M.