Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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IMPADRONIRSI: invece di dire “sì, grazie”, si dice “è mio” La chiesa è la casa di Gesù, con un “dentro” e un “fuori”. Chi fa la parola gli è madre, sorella/fratello: lo fa vivere in sé e diventa come lui. [Silvano Fausti sj] Mc 3, 20-21 In quel tempo, …
Mi lascio ispirare
IMPADRONIRSI: invece di dire “sì, grazie”, si dice “è mio”
La chiesa è la casa di Gesù, con un “dentro” e un “fuori”. Chi fa la parola gli è madre, sorella/fratello: lo fa vivere in sé e diventa come lui. [Silvano Fausti sj]
Mc 3, 20-21
In quel tempo, entrarono in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: “È fuori di sé”.
La casa è un luogo che segna un dentro rispetto a un fuori: dentro c’è la famiglia, fuori gli estranei. Questo dentro delimita la Chiesa, che è fatta da chi sta con lui e lo ascolta. Si tratta però di un cerchio aperto a tutti gli estranei… anche al “suoi”, purché vogliano entrare con lui e non farlo uscire con loro! La folla è chiamata a diventare progressivamente popolo di Dio nell’ascolto di Gesù.
I “suoi”, queli l che lo conoscano da sempre escono non per seguirlo, ma per ricondurlo a casa. La lotta tra Gesù e i suoi è continua, anche se sottile e sorda: egli vuole che noi siamo con lui, e noi vogliamo che lui sia con noi. È il capovolgimento della fede, che ci porta a servirci di lui invece di servirlo.
L’impadronirsi di lui sarà la parola chiave della passione. Gesù è amore e dono. Chi si impadronisce, lo uccide. Impadronirsi infatti è il contrario di donare. Impadronirsi è l’istinto fondamentale dell’uomo che non conosce Dio. Invece di dire: “Sì, grazie”, dice: “È mio”!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Gennaio
2016
23/01 #IMPADRONIRSI
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)