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Tu puoi scegliere. Vivere o morire. Ogni respiro è una scelta. Ogni minuto è una scelta.
Chuck Palahniuk
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 10,38-42)
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò. Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi. Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Mi lascio ispirare
«Di una sola cosa c’è bisogno» e quella sono io; se non c’è quella, la vostra vita è un affannarsi e agitarsi per molte cose, senza concludere nulla, perché manca il baricentro su cui tutto poggia. Dovete imparare a scegliere quel che vale i vostri sforzi. E anche imparare a osare quel che altri non osano: dov’è il vostro tesoro, lì sarà il vostro cuore.
Entro nella scena: vedo le persone, ascolto quel che dicono o possono dire, ne osservo le espressioni e i gesti. Vedo Maria che compie il gesto del discepolato, si siede ai piedi di Gesù. Sua sorella la guarda, stupita: il discepolato ai tempi di Gesù è roba da uomini, come mai questa donna sta dove non dovrebbe stare? Non deve darsi da fare per qualcosa di utile, ricevere un ospite?
Rifletto: a me non dicono che fermarsi, ascoltare, pregare, non è roba da giovani, o da adulti, o da intellettuali? Saprò osare sfidare il mondo? In realtà, ognuno passa la vita ai piedi di qualcuno: bisogna vedere chi. Bisogna sapere scegliere.
Chiedo allora a Dio nostro Signore la grazia di non essere lento, ma pronto e generoso nel mettere a disposizione di lui me stesso e tutto quel che posso essere e diventare a lode e gloria del suo nome.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è la cosa di cui oggi sento più il bisogno?
In quale ambito della mia vita mi sento chiamato a sfidare il mondo?
Cosa mi impedisce di mettermi completamente a disposizione del Signore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
5
Ottobre
2021
Bisogna saper scegliere
commento di Lc 10,38-42, a cura di Ottavio De Bertolis SJ