René Magritte, ‘Le fils de l’homme’, 1964, olio su tela. Foto: Christie’s -
La libertà è verità [...]. Libero è l’uomo che è vero, che realizza ciò che deve essere.
Bruno Maggioni
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 4,31-37)
In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.
Mi lascio ispirare
Siamo in una delle prime uscite pubbliche di Gesù, egli scende dalla sua Nazareth (dove le cose non erano andate tanto bene!) e va… in città! Il provinciale si affaccia sui luoghi dove scorre la vita, si fanno affari, commerci, c’è anche una bella sinagoga per il culto, il sabato.
Luoghi e tempi per il lavoro e per lo spirito. Gesù si trova proprio in questo luogo e in questo tempo, in entrambi porterà scompiglio, che poi significa cambiamento di ciò che rischia di perdere il suo senso e renderci schiavi, noiosamente legati alla ripetizione dell’identico, nel lavoro come nel culto!
Gesù ha appena iniziato a parlare, ma è più che sufficiente per lo “spirito impuro”, presente anche lui in quel luogo e in quel tempo che pure dovrebbero essere liberi, dedicati a Dio! È proprio questo spirito che mette nel cuore – anche di chi frequenta la sinagoga – il dubbio che Gesù sia un ostacolo, uno che ci rovina, che se gli vai dietro non sarai più padrone del tuo tempo né del tuo spazio, Lui occuperà tutto! Ma non è così, anzi, finalmente non sarai più schiavo del tuo tempo (chissà perché non abbiamo mai tempo abbastanza!) né il tuo spazio sarà sempre tutto occupato… se ci penso: altro che essere libero, sono schiavo!
Ecco perché Gesù lo mette a tacere! Perché questa è la grande bugia, è il diavolo che ci vuol “dividere” da noi stessi e dalla possibilità di umanizzare la nostra vita (fatta di tempo e spazio). Il primo grande servizio che Gesù fa per noi è liberarci dalla parola falsa e metterci in condizione di ascoltare la parola vera, che ci fa essere ciò che già siamo ma che, purtroppo, abbiamo dimenticato.
Il Signore con la sua parola autorevole e amorevole libera il tempo e lo spazio perché, con il nostro contributo, diventino davvero “sacri”: spazio interiore ed esteriore accogliente verso l’altro; tempo dedicato a questo incontro, con l’altro, con la Parola, in semplice creatività; un cuore ospitale, cioè più libero e umano.
Buona giornata.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale “spirito impuro” vuoi che il Signore metta a tacere, oggi?
Quale tempo, quale luogo della tua vita vorresti diventasse uno spazio davvero “sacro”?
Quale parola falsa affidi al Signore, perché te ne liberi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
31
Agosto
2021
Liberaci dalla parola falsa
commento di Lc 4,31-37, a cura di Stefano Titta SJ