Ph. from PxHere -
Dio è l’invisibile evidente.
Victor Hugo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 12,38-42)
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».
Mi lascio ispirare
Ci sono momenti in cui i nostri desideri, le nostre attese, le nostre domande si trasformano in una richiesta quasi indisponente. Diventiamo come i farisei e gli scribi che pretendono da Gesù un segno; forse però il problema non sta nella richiesta, ma nell’aver già deciso noi quale tipo di segno deve avvenire e vogliamo vedere.
“Signore, se questa è la tua volontà dammi un segno”, una frase che forse pronunciamo, ma in realtà dovremmo chiedere “Signore, aiutami a vedere e comprendere i segni della tua presenza, del tuo amore e della tua cura per me”. I segni ci sono, Gesù si fa presente, ma non è facile riconoscere in una tomba i segni di vita, non è facile riconoscere la vera sapienza, dono dello Spirito Santo.
Giovanni nel suo Vangelo, il Libro dei Segni, ha parlato dei numerosi segni fatti da Gesù, ma nonostante questo le persone erano incredule, i segni fatti non erano di per sé sufficienti. Servono occhi capaci di vedere oltre, un cuore capace di amare, ma soprattutto una docilità e disponibilità profonda.
Chiediamo ogni giorno la Grazia di poter avere occhi capaci di riconoscere i segni, la fede per poter credere, il coraggio per camminare, per poter vivere quell’essenziale che non è possibile vedere con gli occhi, ma solo con il cuore, in un rapporto d’Amore filiale con il Padre.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Oggi dove ho riconosciuto i segni della presenza di Dio?
Quale segno inaspettato ha riempito di gioia la mia giornata?
Quando mi sono sentito chiuso nelle mie domande, nelle mie pretese?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Luglio
2021
Vogliamo un segno!
commento di Mt 12,38-42, a cura di Chiara Selvatici